Home - News - Austellung / Mostra „Seasons Südtirol“
Ritten27 Juli/luglio – 25 August/agosto, Uhr/ore 16 – 18, bei den/durante i Theaterabenden der „Rittner Sommerspiele“ bis/fino Uhr/alle ore 20:30 (29,30,31 Juli/luglio, 2,5,6,8,9,12,13,14 August/agosto)   Kommende Lengmoos (2. Stock)  / Commenda Longomoso (2° piano)

Eröffnung: Samstag, 27. Juli, 18 Uhr

Inaugurazione: sabato, 27 luglio, ore 18



Durch die besondere geographische Lage im Zentrum der Alpen und die starke Gliederung weist Südtirol eine enorme Vielfalt an Lebensräumen, Tieren und Pflanzen auf. Zwischen Kalterer See und Ortler liegen immerhin fast 4000 m Höhenunterschied, eine Wanderung zwischen Mittelmeer und Arktis.

Erst die Jahreszeiten aber machen unser kleines Land zu dem, was es ist. Sie erzeugen stetige Veränderung und geben uns Naturfotografen endlos viele Aufgaben.

Schon im Februar wagen sich erste Blumen zaghaft ans Licht, Huflattich, Leberblümchen, dann Krokus, Ende April die ersten Orchideen. Der Frühling ist auch die Zeit, wenn die Vögel singen und balzen und die Luft langsam wärmer wird. Im Tal herrscht schon Sommer, auf den Bergen noch Winter. Auf dem Weg nach oben wandern wir durch die Jahreszeiten.

Der Sommer ist dann üppig, grün, warm. Die Natur explodiert förmlich. Pflanzen bemühen sich ihre Samen rechtzeitig fallen zu lassen. Vögel ziehen ihre Jungen auf, bevor die Kälte kommt. Wo die Sonne ungehindert hin scheint, wird es bald trocken. Sommer ist auch die Zeit der Gewitter, des Regens, die Zeit des Morgentaus.

Im Herbst dann Nebel in den Tälern, Wolkenmeer auf den Bergen, die Zeit für die Landschaftsfotografen. Die Zeit der Früchte, der Farben, der Spinnennetze. Die Zeit der klaren Luft und der endlosen Fernsicht. Die Zeit der gelben Lärchen und der Pilze, der fallenden Blätter und der Stille. Langsam wird es ruhig. Der erste Schnee fällt

Es beginnt die längste Jahreszeit, der Winter. Wo vorher Farben dominierten, fallen jetzt Formen auf, Schneehügel, einförmige Nadelwälder. Schneewüste in den Bergen, Kälte, Raureif, zugefrorene Bäche, Eiskristalle, Schnee, lange Nächte, Sternenhimmel. Zeit für angepasste Spezialisten. Zeit der Kargheit, Zeit der tief stehenden Sonne und der langen Schatten, bis dann die Sonne zaghaft wieder stärker wird und den nahenden Frühling ankündigt.

Jahreszeiten für Bilder, die zum Staunen anregen sollen.

____________________________________________________________________________________

Grazie alla sua particolare posizione geografica nel centro delle Alpi ed alla marcata struttura del territorio l’ Alto Adige presenta una notevole varietà di ambienti, animali e piante. Tra il lago di Caldaro e la cima dell’ Ortler intercorrono 4000 metri di dislivello, come un’ escursione tra il mediterraneo e l’ artico.

Ma sono le stagioni che rendono la nostra regione così particolare. Queste producono continue mutazioni ed offrono a noi fotografi di natura innumerevoli possibilità e nuovi compiti.

Già durante il mese di febbraio i primi fiori cercano timidamente la luce, prima le Farfara ed Anemoni, seguite dai crochi poi verso la fine di aprile le prime orchidee. La primavera è anche il periodo dove si odono il canto degli uccelli con le loro parate amorose, e dove l’ aria diventa a poco a poco sempre più amabile. Mentre nelle vallate è già estate sulle montagne è ancora inverno. Con la nostra escursione, camminando verso la cima attraverseremo le stagioni.

L’ estate ci regala poi abbondanza, verde e calore. La natura sembra letteralmente esplodere. Le piante hanno il compito di far maturare e disperdere i loro semi. Gli uccelli allevano i loro piccoli prima del sopraggiungere dei primi rigori. Ovunque arrivino i torridi raggi del sole, presto sarà tutto arido. Ma l’estate é anche la stagione dei temporali, delle piogge, la stagione della rugiada.

In autunno poi nebbie velate ricoprono le valli, e mari di nuvole veleggiano sulle cime è questo il tempo dei fotografi di paesaggio. Il tempo dei frutti, dei colori, delle ragnatele. È il tempo dove l’ aria è tersa dove la vista può spaziare su orizzonti senza fine. È questo il tempo dei larici dorati dei funghi, delle foglie cadenti e del silenzio. Lentamente rientra la tranquillità e la prima neve torna a cadere.

Ora inizia la stagione più lunga, l’ inverno. Dove prima dominavano i colori hanno ora preso il sopravvento le forme, morbide colline innevate e monocromi boschi di aghifoglie. Deserti di neve sulle montagne, gelo, brina, torrenti stretti nella morsa del ghiaccio, cristalli di gelati, neve, notti senza fine e profondi cieli stellati. Questo è il tempo per gli specialisti che hanno saputo adattarsi. Tempo di avarizia, di scarsità, tempo dove il sole sembra strisciare sulla linea dell’ orizzonte dove le ombre si allungano senza fine, fino a quando un timido sole prenderà lentamente il sopravvento annunciando una prossima primavera.

È questo é il tempo delle immagini, che dovrebbero motivare lo stupire di chi le osserva.